Composta da argilla e da una serie di altri materiali naturali tra cui sabbia silicea, quarzo e ossidi di ferro, la ceramica è estremamente versatile e può essere utilizzata in una svariata serie di ambiti, come per esempio la realizzazione di stoviglie da cucina, protesi mediche, materiali per l'edilizia, oggetti e accessori decorativi e tanto altro ancora.
Il suo nome deriva dal greco kéramos, parola che può essere tradotta con l'espressione "terra da vasaio". I suoi primissimi utilizzi risalgono addirittura all'epoca preistorica.
I primi manufatti in ceramica risalgono al Neolitico, l'ultimo dei tre periodi preistorici nei quali è suddivisa l'Età della pietra.
Le più antiche tecniche artigianali, tramandate fino ai giorni nostri, parrebbero essere nate in Giappone e tra le popolazioni della zona sahariana: prima dell'invenzione del tornio i vasi prodotti venivano cotti direttamente sul fuoco e modellati a mano.
In Età romana – e fino alla caduta dell'impero – si registrò un'importante diffusione della ceramica decorata a rilievo, mentre dopo il XIII secolo l'Italia centrale divenne il fulcro della produzione nel nostro Paese.
Una svolta fondamentale si verificò agli inizi del Settecento, quando l'alchimista tedesco Johann Friedrich Böttger inserì all'interno del processo di lavorazione il caolino, inventando di fatto la porcellana bianca.
La pressa automatica e il forno a tunnel risalgono invece al Novecento, secolo nel quale il mercato della ceramica ha registrato una fortissima espansione.
I materiali e l'argilla che compongono la ceramica non sono pronti per la lavorazione diretta, devono essere prima ripuliti dalle impurità e dalla presenza di componenti saline attraverso un periodo di stagionatura e lo scioglimento in acqua.
La rimozione dell'aria è, inoltre, utile per dare compattezza all'argilla impedendo la formazione di crepe a lavorazione ultimata. La modellazione della ceramica può essere effettuata a mano oppure ricorrendo a un tornio o a uno stampo.
A prescindere dalla tecnica scelta, la fase successiva dell'asciugatura diventa cruciale per assicurare resistenza nel tempo al manufatto realizzato: l'argilla deve essere essiccata all'aria e può essere incisa o decorata solo quando raggiunge un certo grado di durezza.
Si arriva infine alla cottura, per eseguire la quale vengono utilizzati forni appositi al cui interno la temperatura può raggiungere anche i 1000 °C. Il procedimento può durare anche diverse ore.